Seminario Mindful Manifesting a Bracciano Settembre 2023
✨Il 24 settembre terrò a Bracciano un seminario teorico-esperienziale per chi decide di avvicinarsi alla *Mindful Manifesting*
✨Il 24 settembre terrò a Bracciano un seminario teorico-esperienziale per chi decide di avvicinarsi alla *Mindful Manifesting*
Pensando a questo post, mi sono chiesta: come spiegare cos'è la Mindfulness?Non è cosa semplice...Potrei dare diverse definizioni tra le più gettonate, ma preferisco spiegare prima di tutto cos'è la MF per me.🙏 Innanzitutto la Mindfulness ha cambiato la mia vita in un modo, come dire...oltre che migliorativo, direi in un modo decisivo...di quelle cose che ti senti di dire "mi ha cambiato la vita".🛣 🚶🏻♀️Il mio percorso è stato connotato, come è ovvio che sia per una psicoterapeuta, da una continua e costante messa in discussione dei miei schemi, dei miei aspetti disfunzionali, da un continuo lavorare sui significati sabotanti costruiti dalle esperienze negative che ho attraversato nella mia vita, grazie a diversi, e alcuni più alcuni meno utili, percorsi terapeutici. È stato, ed è tuttora, un lavoro faticoso, doloroso e meraviglioso allo stesso tempo... che ha posto le basi affinché approdassi, finalmente, alla Mindfulness... che rappresenta la fragolona (e non la ciliegina) sulla torta! Sì, la fragolona, perché mi ha aperto un nuovo mondo, un nuovo modo di stare: lo stare nel PRESENTE.💭 La nostra mente vaga incessantemente tra passato e futuro e quasi mai siamo centrati nel qui ed ora. La MF fa questo...ti insegna ad Essere, a Sentire e a Stare con ciò che c'è adesso qui. Che sia dolore o che sia gioia, o serenità o agitazione, tu stai. E stai, come amo dire, se c'è dolore in un "dolore pacifico". E se c'è gioia in una gioia piena e consapevole.La MF mi ha insegnato l'accettazione (che non è rassegnazione), il contatto con la bellezza della vita, a saper cogliere e godere dei piccoli e grandi particolari del presente che spesso mi sfuggivano presa dal continuo borbottío mentale, e mi ha insegnato a lasciar andare.🤦♂️Spesso siamo schiavi della nostra mente e ci identifichiamo totalmente con i nostri pensieri, con gli schemi e le emozioni... ma non funzioniamo bene così.La MF è una pratica di consapevolezza che, se praticata come si deve e con la giusta guida, apporta dei benefici importanti che sono stati riconosciuti, verificati e validati scientificamente.💎 È come avere un super-potere, una risorsa davvero molto preziosa! 💪#mindfulness#risorsepreziose#quiedora
Prendi carta e penna!
È probabile che da bambini abbiamo percepito delle mancanze, degli abbandoni, dei voltafaccia, dei tradimenti. E spesso è ciò che continuiamo a fare a noi stessi. Ci trattiamo come le persone importanti ci hanno trattato. Introiettiamo un genitore "cattivo", disfunzionale. E nel tentativo e nella speranza di essere amati come avremmo voluto, continuiamo invece a soffrire e a soffrire cercando fuori di noi la soddisfazione di quei bisogni insoddisfatti.Ma queste ferite dell'anima ci aiutano a capire cosa abbiamo bisogno di colmare in noi, cosa dobbiamo guarire. E possiamo farlo essendo genitori di noi stessi, donandoci con amore ciò che ci è mancato. Senza continuare a cercarlo all'esterno, non fuori, ma dentro, sempre.
L'ipnosi regressiva è una particolare forma di ipnosi in cui è possibile rievocare eventi e vissuti del passato, che sono significativamente collegati a ciò che si vive nel presente e che aiutano a prendere consapevolezza di alcuni nodi importanti da sciogliere e di cui prendersi cura. Durante la sessione di ipnosi regressiva la persona si trova in uno stato di profondo rilassamento, ma cosciente di ciò che sperimenta, ricordando benissimo, al termine, ciò che è stato rievocato. Questa presenza è fondamentale per aiutare il processo di rielaborazione successivo alla sessione. Durante l'ipnosi è anche possibile sperimentare dei "sogni regressivi", relativi a un vissuto come di vite precedenti. Non è dato sapere se siano reali o se siano anche solo delle proiezioni del subconscio. Ciò che è sicuro è che anche se si limitasse a rappresentare una sorta di "film proiettivo" operato dalla fantasia e dall'inconscio del cliente, è un film altamente terapeutico perché mostra sempre un collegamento con qualche parte di vita del cliente da risolvere e integrare o con qualche parte della personalità del cliente stesso di cui prendere consapevolezza e da elaborare. Spesso durante questo stato di rilassamento profondo possono emergere, dunque, racconti, storie che sono delle metafore che hanno un altissimo valore clinico. Anche se solo metaforico, ciò che emerge ha un potere catartico incredibile, aiutando il paziente a rilasciare emozioni spesso represse, o a volte somatizzate, legate alla sofferenza attuale. Rivivendo il passato, o ciò che proiettiamo di esso, curiamo il nostro presente. Possiamo per questi motivi affermare con certezza che l' ipnosi regressiva è un metodo per entrare in contatto con la propria anima più profonda, sanando le ferite del passato che si ripercuotono inevitabilmente e inesorabilmente sul nostro presente. Per questo l'ipnosi regressiva può avere anche un alto valore spirituale, aiutando la persona ad elevare la propria coscienza, stimolandone il risveglio.
È da un po' che mi sono resa conto di sentire l'esigenza di organizzare meglio le mie giornate. Fare ordine tra le tante cose che si affollano nella vita quotidiana, tra i diversi compiti che devo e voglio svolgere ...come professionista, come mamma, casalinga... è diventata un'esigenza per me non perdere tempo, non andare a rilento perdendomi dietro ad attività futili, se non inutili. Mi sono resa conto che l'energia della mattina è davvero preziosa e che se la convogliassi in modo più preciso, più organizzato, non mi sentirei, alla fine della giornata, di aver sprecato tanto tempo. Raggiungere i miei obiettivi, realizzarmi e sentirmi in cammino è per me essenziale... "ma se continuo a perdermi non arriverò mai dove voglio". Questo ho pensato.E allora ho iniziato una ricerca... la ricerca di un inizio giornata, di una routine che mi aiuti a condurre le mie energie in un modo più costruttivo. Forse qualcuno di voi, come me, è alla ricerca di questo cambiamento e condividerlo è per me un piacere... specialmente se può essere di aiuto o stimolare qualcun' altro a riflettere sui propri obiettivi o sul modo in cui si sta impegnando nel raggiungerli. Gli obiettivi sono importanti nella nostra vita perché ci danno il senso di prospettiva, di costruzione del proprio futuro così come lo desideriamo e immaginiamo, di autodeterminazione e quindi di autostima, o meglio autoefficacia. Il pensiero genera la materia, il pensiero crea la realtà... le piccole e grandi opere che l'uomo ha costruito sono prima nate nei pensieri, nell'immaginazione, nella progettazione e pianificazione e poi nella realizzazione concreta. Documentandomi mi sono imbattuta in diversi articoli e video sull'argomento e ne ho estrapolato gli elementi che ritengo maggiormente interessanti.Innanzitutto il primo passo è decidere un orario di risveglio dal sonno... in molti consigliano di svegliarsi all'alba. In effetti ho provato per diversi mesi questa tecnica un po' di tempo fá, dedicando alla routine ben 1 ora di pratiche. È stato un periodo molto bello... sono riuscita per più di un mese a settarmi su questa routine, ma poi sono "crollata" dal sonno accumulato (in realtà io sono una gran dormigliona se posso) e non sono più riuscita a svegliarmi così presto. La pratica di 1 ora poi, devo dire, seppur molto proficua e "centrante", era per me, a parte la domenica e festivi, veramente troppo lunga e laboriosa, mi prendeva troppo tempo. Ed eccomi quindi qui! Riflettendo ho capito che posso ridurre la pratica routinaria quotidiana e pensare anche di non svegliarmi all'alba... ma un pochino più tardi, con più comodo. Tra le diverse pratiche utili per centrarsi al proprio interno e mettere le energie al servizio dei propri obiettivi suggerisco le seguenti:
Spesso aspettiamo che la felicità arrivi nella nostra vita senza sforzo, quasi come se ci fosse dovuta. E quando vediamo che tarda ad arrivare finiamo per lamentarci passivamente, sentendoci vittime del destino e della vita. Oppure spesso aspettiamo che la felicità arrivi da fuori, dall'esterno... restando, così, in balìa degli eventi... ma in realtà la felicità è nelle cose semplici, che spesso già abbiamo ma che facciamo fatica a notare.